Le fantôme de la liberté (Il fantasma della libertà) - Luis Bunuel
Francia 1974
104 min.
Cos'è il surrealismo?
Una sfida alla dittatura della ragione. Non con gli ordigni distruttivi dell' Anti-razionale, ma con la rivolta sovversiva dell'Oltre-razionale. Una rivolta che non vuole annichilire tutto e distruggere il Senso, ma pretendere il ritorno della giustizia, ovvero il ritorno all'originario e doveroso riconoscimento delle potenzialità dell'inconscio da parte della fredda e positivistica ragione.
Il surrealismo può essere definito come una fazione radicale e oltranzista (e naturalmente artistica) della psicologia. La psicologia che solo da qualche anno(le origini e l'apice del surrealismo sono a cavallo degli anni 20-30, mentre la nascita "ufficiale" della psicanalisi è all'inizio del secolo) aveva iniziato la sua rivoluzione per portare agli occhi del mondo questo "nuovo" universo chiamato inconscio, portando a galla la natura bestiale, anarchica, perversa e precaria della parte più nascosta e pura dell'animo umano, in netto contrasto con la rigidità utilitaristica e il perbenismo bigotto della società borghese.
Mentre gli psicologi sovvertivano la morale borghese in campo scientifico, i surrealisti si proponevano di usare le armi a loro più congeniali, la poesia, la pittura, la scultura e il cinema, per squarciare gli occhi allo spettatore, alla gente comune ma sopratutto alla borghesia (tradizionalmente la parte della società che fruisce maggiormente dell'arte) per aprire una breccia nella cinta muraria eretta dall'Io, e poter far così fluire all'esterno quei contenuti che da troppo tempo potevano vivere solamente nell'intimità dei sogni.
In alcuni casi il surrealismo combatteva materializzando l'inconscio sui propri supporti artistici, portando alla luce e sdoganando i propri sogni e le proprie perversioni, in altri casi la lotta alla ragione veniva condotta smascherando l'assoluta irrazionalità e mancanza di oggettività nascoste nelle più comuni e secolarizzate credenze e morali.
Luis Bunuel è senza dubbio uno dei più grandi esponenti del surrealismo, alla pari di Andrè Breton, Salvador Dalì, Renè Magritte ecc...e nella sua carriera si è dimostrato un vero maestro nell'arte della destrutturazione ed irrisione della morale borghese e cattolica.
“Il Fantasma della Libertà” ne è un degno esempio, una grottesca catena di episodi slegati fra loro in cui il regista sprigiona tutta la sua graffiante ironia, capovolgendo e distorcendo i punti di vista della realtà, per rivelare l'insensatezza e l'arbitrarietà delle consuetudini e delle convinzioni derivanti dalla "semplice" costruzione umana della società, impreziosendo il tutto con un perfetto humour nero che è un marchio di fabbrica del regista spagnolo.
Generalmente questo film viene classificato fra le opere minori di Bunuel (in effetti da un punto di vista prettamente cinematografico ce ne sono di migliori), ma analizzandolo in un ottica di "lotta surrealista" questo film è da considerarsi come uno dei più graffianti, sovversivi ed ispirati del padre del cinema surrealista.

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