Girotondo giro intorno al mondo - Davide Manuli
ITA 1998
77 min.
L'opera
prima di Davide Manuli, realizzata in sordina alla fine degli anni
novanta, con limitatissimi mezzi, e con una produzione “fatta in
casa”, ma non per questo difettante di lirica espressività, fa già
intravedere benissimo i caratteri distintivi della poetica
cinematografica “odierna” del regista milanese, caratterizzata da
situazioni oniriche, bianco e nero espressivo, techno-trance, e
personaggi tipicamente, o spiritualmente, borderline o drop-out.
Gli
ambienti, e i personaggi di Manuli stanno sempre alla periferia
dell'esistenza umana; mentre in Beket ci troviamo di fronte ad un
viaggio nella frontiera della vita, in Girotondo Giro Intorno al
Mondo siamo sulla frontiera della civiltà post-industriale, ai
margini della metropoli, tra vite fagocitate e sputate dalla società
contemporanea occidentale. Tossici, clochard, trans, puttane e
distinti puttanieri, zingari, travellers e techno-folli; tutte
vittime innocenti della civiltà umana moderna, che espelle verso i
suoi sudici margini tutto ciò che non gli serve più, sia oggetti
che vite umane.
In
questo mondo dimenticato da Dio si snoda la storia della rinascita
del protagonista, Angelo, che dalla morte per overdose del suo
migliore amico, decide di farla finita con la droga e di crearsi una
possibilità di salvezza insieme ad una giovane prostituta conosciuta
in strada....

Nessun commento:
Posta un commento