Aurore
sanguigne nella piana di Nazca
alture
di fuoco bloccano il passo
migliaia
di occhi verdi
famelici
tentano
di carpire
la
rivelazione, nel suono dell'organo
del
satiro dalla bocca bovina
fontane
bianche ascendono al cielo
di
melodia dionisiaca
riempiono
l'etere,
tigri
in preghiera
su
altari alabastro
ottengono
devozione, da consacrate messaline
vano
esorcismo del fiato dell'Ade
Distaccata,
ai piedi della grande scalinata
una
candida fanciulla, dalla pelle notturna
osserva
materna
i
deliri del Suo amorevole pazzo
con
lo sguardo lo guida
nel
cerchio dei quattro
ove
abbandonati a se stessi
barcollanti
eroi danzano
sui
testamenti sacri, di poeti e profeti passati
avvolti
dalle fiamme del loro peccato
illuminando
la valle di fioca cinerea speranza
L'inutilità
e la carenza dell'espressione
dinanzi
a poche gocce d'ambrosia lisergica
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